La UX Design dei videogiochi preferiti dai nostri ragazzi | Fortnite Clash of Clans Clash Royale

Fortnite, Clash of Clans, Clash Royale: Cosa hanno in comune?

Videogiochi come Fortnite, Clash of Clans e Clash Royale stanno diventando sempre più popolari tra i giovani oggi. Ma cosa c'è che li rende così attraenti e coinvolgenti? Come genitori o adulti, è importante capirlo per poter meglio comprendere la vita digitale dei nostri ragazzi. In questa analisi, esploreremo i comuni denominatori che rendono questi giochi così amati tra i giovani, e come possiamo usarli per educare i nostri figli.

1. Collezionismo

L'elemento di collezionismo è spesso presente in questi giochi. Si tratta del desiderio di avere, scoprire, e collezionare tutti gli oggetti o personaggi che un gioco ha da offrire. In Fortnite, questo potrebbe significare il completamento di una collezione di costumi, emote o strumenti di gioco. In Clash of Clans e Clash Royale, potrebbe invece significare il completamento di una raccolta di carte di personaggi. Ciò che rende la collezione così potente è il senso di soddisfazione che si prova nel completare una raccolta o nel possedere qualcosa che gli altri non hanno. Questo può portare a un senso di identità e di appartenenza, così come ad una maggiore motivazione a giocare e raggiungere obiettivi.

2. Suspense della scoperta

Un altro elemento comune tra questi giochi è l'esperienza della scoperta. Il desiderio di sbloccare nuovi livelli, oggetti o meccanismi di gioco è ciò che tiene i giocatori coinvolti e interessa. In Fortnite, ad esempio, la scoperta di nuove zone sulla mappa può portare a nuove opportunità di gioco. In Clash Royale, la scoperta di nuove carte può portare a nuove tattiche e strategie di gioco. La suspense della scoperta porta a una curiosità naturale e ad una maggiore attenzione per il gioco.

3. Potenziamento continuo

Questi giochi premiano anche i giocatori che sono disposti a investire il loro tempo e le loro risorse. Il potenziamento continuo è un elemento importante dei giochi, che accresce la competizione e la sfida. In Clash of Clans, ad esempio, il potenziare gli edifici della colonia comporta una maggiore forza di attacco e difesa. In Clash Royale, il potenziamento delle carte comporta un aumento della loro efficacia. Questo sia per la sfida contro altri giocatori che per raggiungere obiettivi personali. Questo elemento di potenziamento continuo attraverso la raccolta di punti e oggetti di gioco, aiuta i ragazzi a capire l'importanza della perseveranza e dell'impegno nel raggiungimento dei propri obiettivi.

4. La sfida (challenge)

Un elemento fondamentale è la sfida. I giochi che sono troppo facili non sono divertenti, ma quelli che non offrono alcuna sfida sono già obsoleti. La sfida aiuta a sviluppare l'abilità e la competenza del giocatore. In Fortnite, ciò potrebbe significare superare gli avversari durante una partita, mentre in Clash of Clans, la sfida è quella di sconfiggere un clan avversario. La sfida aggiunge un elemento di umanità e di progresso che rende il gioco interessante.

5. Il sociale

L'ultimo comune denominatore rapportato a questi giochi popolari è la socialità. Sia Fortnite, Clash of Clans, che Clash Royale possono essere giocati online, consentendo ai giovani di giocare, collaborare, e competere con i compagni di gioco. Questo elemento di socialità è integrale per il funzionamento di questi giochi, e può anche essere positivo in quanto insegna ai ragazzi l'importanza della collaborazione, dell'aiuto reciproco e del sostegno.

Fortnite, Clash of Clans, Clash Royale e molti altri videogiochi, hanno dei comuni denominatori che li rendono così attraenti per i giovani di oggi.

Come adulti, è importante capire questi elementi per poter migliorare la comprensione di ciò che piace ai nostri ragazzi e come possiamo educarli a svolgere un'attività ludica consapevole.

Rispettando i limiti di gioco e incoraggiando le buone pratiche online, possiamo aiutare i nostri ragazzi ad apprezzare il mondo dei videogiochi in modo sano e produttivo.

Vi presento un altro video tratto dall’evento Social Corner organizzato da Spazio Aperto Servizi a Milano.